Negli ultimi anni della sua vita, Giovanni ha suonato esclusivamente da solista. È questa la musica che presentiamo. Cliccando sulle icone sottostanti è possibile ascoltare un brano di ciascun album. Troverai gradualmente in Albums il resto delle sue composizioni che verranno messe online nei prossimi mesi.
A proposito di Giovanni
Mi ha sempre affascinato l’idea di « essere strumento », come un pennello intinto nel colore che viene usato da un pittore mosso da quell’energia naturale che crea forme, equilibri geometrici cosmici, sempre in armonia con l’immortalità dell’universo.
‘Quel che importa’
Quel che importa è amare
anche quando un amico muore
e vorresti ridurre a niente tutto:
le stelle, i colori, la vita
quando credi che il nulla possegga ogni cosa anche la solitudine
e ti senti minacciato da qualcuno che vuole cancellare la storia
per impedirti di ricordare, di pensare
quando hai vissuto quell’attimo di vita che è trascorso
e ricordi solo il gusto, il sapore
e che vorresti non fosse più unico, ma universale, eterno
anche quando vorresti poter sentire,
disteso al suolo, la rotazione del mondo
e con essa anche quella del cosmo che l’avvolge
quando, insomma, avverti che la vita
non si può rapportare solo
a ciò che vedi e a ciò che tocchi
e quando capisci che l’identità non si acquisisce.
in base a quello che uno fa o possiede
ma soltanto in base a quello che uno è
allora sì, comprenderai
che la cosa più preziosa, la più importante
è amare.
Giovanni Cognoli
Testo detto da Giovanni nel brano omonimo (Gennaio 1994)
Gianni, artisticamente era, a mio modo di vedere, un architetto dell’umanesimo, un musicista con una visione estremamente solida e strutturata del suo lavoro, che curava in ogni dettaglio. Per questa ragione, piuttosto che legarsi ad un gruppo stabile ha di volta in volta costruito collettivi differenti, finalizzati a portare a compimento dei progetti specifici. Gli amici musicisti che coinvolgeva diventavano pietre angolari della sua visione, perché capaci di fornire naturalmente quell’apporto che lui riteneva essenziale per dare vita alla sua arte. Era questo suo approccio, contemporaneamente analitico e sperimentale che rendeva affascinante lavorarci assieme. La sua serietà professionale, la sua dedizione continua ma meditata, mai spasmodica, la naturalezza con cui ognuno era messo in condizione di prendere parte alle sue creazioni rimangono un esempio principe di come l’arte andrebbe sempre vissuta e divulgata.
Dopo la sua partenza non ho più avuto occasione di sentire o vedere Gianni molto spesso. Posso dire che già la sua lontananza rappresentava per me un vuoto, una mancanza a volte sorda, a volte più ingombrante, ma la sua arte ha contribuito a rendere più bella la mia vita e di questo manterrò sempre un ricordo indelebile.
Luca Vittori, 26 ottobre 2020
Con i Miei Occhi
« Regarde avec Mes Yeux » (Guarda con i miei occhi) è un messaggio per il mio tenero marito, poiché sono andata nei luoghi da lui sognati, come il Salar de Uyuni, lontano dalla società digitale e consumistica, dove la natura è ancora regina. E sono tornata con immagini (foto o video) per accompagnare la pubblicazione della sua musica!
Letters to Uchronia
Testo scritto nella primavera del 2021, basato su frammenti biografici e sui titoli delle composizioni di mio marito. “Uchronia”, parola di origine greca, indica una dimensione fuori dal tempo e questo testo “Letters to Uchronia” è in risonanza con l’ultimo album da lui composto nel 2020, “Letters from Uchronia”.

Vulcano Licancabur – Bolivia
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